1. La Costituzione deve fissare dei limiti al potere che tutelano il bene comune
  2. La nostra Costituzione è stata scritta da persone elette e da uomini che esercitano il potere
  3. C’è un conflitto d’interessi: chi ha il potere non deve mai poter decidere i limiti del proprio potere
  4. Chiunque è interessato al potere non deve partecipare alla stesura della Costituzione
  5. La Costituzione deve quindi essere scritta dal popolo e poi da esso approvata.

Non spetta agli uomini al potere scrivere i limiti dei propri poteri

Fin dalla notte dei tempi, sono gli uomini al potere, o candidati al potere, che scrivono le regole del potere.

Questo è un vizio gravissimo che rende impossibile la presenza dell’onestà nel testo fondatore dello Stato.

In effetti, i politici di professione ora al potere, o anche soltanto candidati, sono giudice e parte nel processo costituente, e ciò li porta naturalmente a barare e attuare controlli fittizi o negare ai cittadini i mezzi per resistere più importanti, in particolare tra due elezioni.

  • Ad esempio, criticheranno ferocemente il referendum d’iniziativa popolare in modo da mettere il proprio potere al riparo dal controllo diretto dei cittadini, invece di difendere l’interesse generale.
  • Altri esempi importanti: faranno in modo di non prevedere il conteggio e neppure gli effetti delle schede bianche, il che consentirebbe agli elettori di respingere semplicemente tutti i candidati in lizza, figuriamoci il mandato imperativo che permetterebbe di controllare se i funzionari eletti hanno mantenuto le promesse elettorali.
  • Acconsentiranno al cumulo dei mandati e al loro rinnovo indefinito, quando sappiamo che il potere corrompe e che un’indispensabile igiene democratica vorrebbe pertanto che il potere cambiasse spesso di mani.
  • Ecc.

Gli uomini al potere non dovranno mai scrivere le regole di cui abbiamo bisogno, il perché è facile da capire e prevedere. No, spetta a noi, semplicemente, tenerli lontano da questa fase pericolosa prima di mettere la nostra vita nelle loro mani.

Per scrivere la propria Costituzione il popolo dovrà affidare questo compito ad un’Assemblea Costituente. Per nominare i membri di quest’Assemblea non si dovrà ricorrere alle elezioni che sono antidemocratiche (vedi capitolo precedente), bensì all’uso del sorteggio. È per questa tappa fondamentale che passa la lotta contro tutti gli abusi di potere ed è per questo motivo che tutto è detto nel messaggio:

Poiché non spetta agli uomini al potere decidere i limiti dei propri poteri

Vogliamo un’Assemblea Costituente democratica, quindi estratta a sorte.

Approfondimento: importanza del processo costituente e vantaggi del sorteggio

  • Una spiegazione dell’influenza diretta della Costituzione nella vita quotidiana di ogni cittadino.
  • Argomentazioni sulla necessità di un buon processo costituente, quindi di un’Assemblea costituente disinteressata.
  • Una messa in guardia circa il pericolo del conflitto d’interessi nel permettere agli eletti di scrivere le regole che li riguardano.

Argomentazioni, obiezioni, risposte: LaVraieDemocratie.fr (partie II).

  • Il vantaggio del sorteggio per comporre un’Assemblea Costituente.
  • La rappresentatività e l’incorruttibilità di una tale assemblea.
  • I benefici del dilettantismo politico e la superiorità dell’onestà sulla competenza.

Argomentazioni, obiezioni, risposte: LaVraieDemocratie.fr (partie III.A).

Per sorteggiare quest’Assemblea Costituente possiamo immaginare diverse tecniche. Nel prossimo capitolo proponiamo un processo che giungerebbe, nell’arco di un anno, alla stesura di una Costituzione che tutela il bene comune.


Capitolo successivo: Scrivere una Costituzione migliore

Video

  1. Etienne Chouard – IntervistaSulla Costituzione.

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